Quando lessi Asce di Guerra rimasi impressionato dalla forza del racconto, la storia epica di un Che Guevara nostrano che dopo la seconda guerra mondiale andò in Indocina a combattere per i suoi ideali rivoluzionari.
Come dice la premessa al libro:
Asce di guerra è per un terzo l’autobiografia di Vitaliano Ravagli, per un terzo una miscela di fiction e non-fiction […] e per un terzo saggio (ancorchè “disinvolto”) sulle guerre d’Indocina.
Il racconto si rifà alla storia vera di Vitaliano Ravagli, partigiano di Imola che, come molti suoi compagni della resistenza, non accetta di deporre le armi quando le grandi potenze dichiararono la fine della guerra. Molti erano ancora i conti da regolare con quanti, prima e durante la guerra, avevano oppresso la popolazione e si erano magari arricchiti, specialmente se, al termine del conflitto, era stato loro permesso di godersi indisturbati il frutto delle loro malefatte o di mantenere posizioni di potere. E le vendette sfociavano spesso in azioni cruente.
Per evitare il carcere o perchè schifati dalla situazione, molti emigrarono con l’aiuto del Partito Comunista. Alcuni di questi non accettarono un esilio imbelle e si offrirono volontari per combattere a fianco dei Vietcong: una scelta eroica, in un’epoca in cui si era costretti ad essere eroi tutti i giorni. Per comprendere meglio il contesto in cui questa storia si dipana consiglio di leggere la postfazione, disponibile sul sito della fondazione.
Il libro è stato scritto con la Wu Ming Foundation, una associazione di 5 scrittori che ha pubblicato diversi libri con licenza copyleft. Nel loro sito spiegano:
Nella nostra visione del mondo, all’inverso, il fair use è la regola, coincide in toto con l’uso sociale, mentre acquistare un nostro libro è l’eccezione (lasciata interamente alla libera scelta del pubblico). Tale eccezione ci permette di vivere. Quando comprate un nostro libro, state scegliendo di ricompensare i nostri sforzi. Ma non siete obbligati a farlo: in alternativa potete copiarlo, scaricarlo dal nostro sito etc. Ciò che non potete fare è introdurre restrizioni a tale libertà.
Invito tutti voi a leggere i loro libri, e possibilmente ad acquistarli a cominciare da Q, di cui probabilmente un giorno vi parlerò.
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