E’ un mondo malato…

Comincio a non sopportare più i macrobioticisalutistibiologici santoni che stanno ultimamente prendendo d’assalto il mio piccolo mondo.

Mia moglie è sempre appartenuta alla schiera di quelli che vedono il corpo come un fortilizio perennemente assediato da chissà quali forze del male, pronte a trascinarci verso la perdizione di malattie innominabili: lo so e oramai mi sono rassegnato a conviverci. Pochi giorni fa un amico, che ritenevo fino a quel momento una persona molto equilibrata, è uscito con un "… perchè dobbiamo renderci conto che tutti abbiamo qualcosa che va curato!" che mi ha lasciato senza parole e senza la forza di chiedergli cosa lo aveva fatto rimbecillire.

Io parto da alcuni semplici principi:

  • Il corpo è una macchina che col tempo si consuma e prima o poi sarà da buttare! Non ho intenzione di mettere la mia vita in garage per farla durare di più: anche se qualcuno ne potrà soffrire, dopo la mia morte il mondo continuerà ad esistere.
  • La specie umana, come tutte le altre, è riuscita ad evolversi attraverso i millenni perchè ha adattato il suo metabolismo al cibo che era disponibile. Il cercare di adattare il cibo al nostro corpo, od il ricercare l’alimentazione perfetta che ci renda immortali, è una grossa idiozia.
  • Nonostante quello che tentano di farci credere, normalmente un individuo è sano, ed ogni tanto si ammala. La malattia non è un mostro che ti porti dentro senza accorgertene, ma un malfunzionamento del tuo corpo che ti crea problemi. Se il tuo corpo funziona bene non sei fortunato: sei sano!

Mio nonno avrebbe detto, più semplicemente, "Ci vorrebbe la guerra!"

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