Rinchiudere la cultura

Torno su una notizia, pubblicata settimana scorsa da Punto Informatico, che ha dell’incredibile nella sua normalità: La SIAE ha richiesto quattromilasettecentoquaranta euro al titolare di un sito non-profit che pubblicava riproduzioni di quadri famosi in quanto le opere sono ancora protette da diritto di autore, essendo passati meno di settanta anni dalla morte dell’autore.

Quello che proprio non riesco a comprendere è come siamo riusciti ad arrivare al punto di multare qualcuno per diffondere cultura! Permettiamo l’uso e l’abuso di opere d’arte all’interno di pubblicità o programmi televisivi di varia natura quando si tratta di promuovere cose che della cultura non sono nemmeno lontani parenti, ma condanniamo l’utilizzo delle stesse quando l’oggetto della promozione è l’opera stessa, chiedendo il pagamento dei danni morali (sic!).

Tutto questo, nella testa della SIAE e dei grandi maestri della moderna economia di mercato, dovrebbe portarci verso il migliore dei mondi possibili, dove l’accesso alle risorse, materiali ed immateriali, è garantito a tutti.

Purchè possano pagare il biglietto.

AGGIORNAMENTO: a seguito del fatto l’Associazione Nazionale Insegnanti Tutor e-Learning ha organizzato una petizione pubblica, aderite!

Commenti

Una risposta a “Rinchiudere la cultura”

  1. […] sulla notizia della multa ad un sito didattico elevata dalla SIAE per danni morali e patrimoniali, per segnalare, […]

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