A seguito della vicenda di homolaicus.com, di cui già mi occupai, Mauro Bulgarelli presentò un’interrogazione al governo in cui si richiedeva di introdurre in Italia una disciplina di fair use sul modello di quanto già esistente nei paesi anglosassoni. E la risposta del governo è un sostanziale “tutto va ben, madama la marchesa”.
Nella risposta leggiamo infatti che:
[…] a seguito dell’entrata in vigore del decreto legislativo 9 aprile 2003, n. 68,[…] è stato modificato l’articolo 70 della legge sul diritto d’autore. Pertanto, il testo oggi vigente di tale disposizione,[…] riproduce nella sostanza la disciplina statunitense sul fair use.
Ma allora perchè il povero Galavotti è stato multato? In quanto per la SIAE:
non ricorrevano in tal caso i presupposti previsti dal richiamato articolo 70 per l’esenzione. Più specificamente, l’utilizzazione nel citato sito web di opere dell’arte figurativa intere o per parti significative di esse è stata ritenuta suscettibile di creare concorrenza all’ordinaria utilizzazione economica dell’opera, trattandosi di un sito accessibile a tutti i navigatori della rete indistintamente e nel quale sono presenti anche espliciti messaggi di promozione commerciale.
Chiaro, no? Se veramente il Prof. Galavotti avesse voluto fare della didattica avrebbe ristretto l’accesso del sito. Se è aperto a tutti, non può essere didattico!
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