Calarasi

Sono in viaggio di lavoro nel sud della Romania, a pochi chilometri dal confine con la Bulgaria. Il paesaggio e l’architettura mi ricorda molto quanto visto di recente in Russia: stessi palazzoni con giardino di fango, stessi paesetti con case basse allungati sulla strada, un pò come quelli dei film western. La differenza è che qui quasi tutti parlano italiano e hanno parenti o conoscenti che vivono in Italia.

Stiamo per costruire un impianto a lato di una acciaieria Tenaris costruita all’interno di quella che fu una gigantesca acciaieria progettata ai tempi di Ceausescu. A quanto mi raccontano questo mostro costò qualcosa come tre miliardi di dollari e, prima di entrare in produzione pochi anni fa, fu smantellata e venduta pezzo per pezzo come rottame. Oggi si possono vedere chilometri e chilometri di enormi strutture in cemento armato completamente vuote e pericolanti.

Ho trovato alloggio in un albergo da quaranta euro a notte, che potrebbe avere forse tre stelle a giudicare dallo standard, dove in ogni stanza è diponibile a tre centesimi di euro al giorno una fantastica connessione internet su cavo ethernet che ho misurato intorno ai trecento Kb/s. Decisamente il paese dei contrasti.

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