Serov

Serov, quattrocento chilometri a nord di Ekaterinburg, Siberia meridionale; dopo circa tre anni ritorno al di là degli Urali. Siamo molto a nord e la notte, in questo periodo, dura circa due ore. Per arrivare bisogna farsi portare in macchina da Ekaterinburg su una strada dove, al posto delle pietre miliari, si vedono tombe, a testimonianza della perizia degli indigeni nella guida.

Se aggiungete il fatto che i voli arrivano di notte e gli autisti, che si sono già fatti sei ore all’andata, fanno sei ore di guida praticamente dormendo, potete immaginare come il mio stato d’animo quando arrivo non sia dei migliori.

Sono venuto in questa amena città per spiegare ai locali come si montano i nostri impianti. L’altra volta per lo stesso motivo buttai via quattro giorni e, quando iniziarono a lavorare due mesi dopo, capimmo che non avevano la più pallida idea di cosa stessi parlando. Questa volta ho programmato solo due giorni, tanto sono sicuro che il risultato sarà il medesimo.

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