Dopo aver amato per tanti anni il Guccini cantante, scoprirlo scrittore è stata una lieta sorpresa. Questo romanzo poliziesco, il terzo che lui scrive con Loriano Macchiavelli, riecheggia delle ballate e dei miti che hanno sempre riempito le sue canzoni, e sembra quasi il loro naturale completamento.
Siamo negli anni settanta, ed il protagonista principale, ex maresciallo dell’arma, vive quasi da eremita sull’appennino tra i ricordi della sua vita militare e della moglie scomparsa. Nelle vicinanze accadono due avvenimenti misteriosi ed il nostro si lascia facilmente convincere ad occuparsene.
In compagnia del maresciallo attraversiamo le vite di molti personaggi, con le loro "piccole storie ignobili" che si compongono nel quadro di avvenimenti più grandi come la contestazione studentesca, la strategia della tensione e le ultime eredità velenose lasciate dalla grande guerra.
Il finale, come tutti i gialli che si rispettano, ci coglie di sorpresa, ma durante la lettura non si avverte nessuna fretta di arrivarvi anzi, si è quasi dispiaciuti di non potersi fermare ancora ad ascoltare altre storie, cercando con lui funghi nei boschi o al tavolo della Napoletana, gustando la sua famosa cucina.
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