Di solito non mi piace farlo, ma questa volta non posso esimermi dall’unirmi al coro di fischi e sbertucciamenti che ha accompagnato prima l’uscita del logo da centomila euro, e poi l’inaugurazione in pompa magna del sito da quarantacinque milioni di euro che stavamo aspettando da anni: italia.it.
È il classico topolino partorito dalla montagna, ma questo è uscito pure rachitico. La grafica assomiglia a tanti altri blog visti in rete, ma la somiglianza finisce qui: infarcito di flash ed altri effetti sapeciali che lo rendono lento e pachidermico, ti annoia con continue attese portandoti infine a pagine perfettamente inutili come quella che organizza il tuo viaggio: in qualunque posto tu voglia andare, prima che riesca a caricarsi fai in tempo ad andarci a piedi!
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