La Strada di Clarence Cooper Jr. non ha niente in comune con quella di Kerouac, non è luogo di incontro, non porta verso nuove libertà o conoscenze. Questa strada si avvolge su se stessa, non ha via di uscita e chiunque finisca tra i suoi tentacoli, demonio o santo, non ha scampo.
In effetti non è nemmeno una strada, ma un palcoscenico (titolo originale "The Scene"), sul quale gli attori sono obbligati a ripetere lo stesso copione, ogni giorno, con ossessiva ripetizione. Rudy il drogato, Davis il poliziotto, Taylor la ragazzina sognatrice sono tutti accomunati dalla consapevolezza che non lasceranno mai questo posto.
Questo noir è scritto in maniera magistrale da un autore che queste storie le conosceva bene, avendo percorso anche lui la sua strada da negro, tra droga e carcere, fino a morirne a quarantaquattro anni, in un’albergo per poveri, solo ed in miseria.
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