Ho imparato a conoscere e ad apprezzare questo paese: nonostante le limitazioni per i diritti umani che vi sono, soprattutto per le donne, è per me uno dei più vitali e indipendenti del medio oriente. Per questo sono rimasto colpito quando l’anno scorso i conservatori hanno vinto le elezioni e Mahmud Ahmadinejad è stato eletto presidente battendo Rafsanjani, le cui aperture democratiche avevano fatto sperare in molti, sia all’interno che all’estero.

Oggi, ad un anno di distanza, i progressisti tornano a vincere, e spiegano come siano state la loro ingenuità a portarli a lotte e divisioni interne che alla fine hanno favorito gli avversari. Purtroppo la situazione internazionale si è di nuovo guastata, e l’Iran ha perso anche l’appoggio di Russia e Cina, tanto à vero che oggi la risoluzione ONU per le sanzioni economiche in ritorsione al programma nucleare iracheno à passata all’unanimità

La mia speranza è che l’Iran alla fine riesca trovare la sua via alla libertà senza dover ricorrere alle armi e senza subire le imposizioni di stati o capitali stranieri. Lo spero per i molti miei amici che abitano là, per il popolo iraniano, ed anche per noi perchè un eventuale conflitto ridurrà anche la nostra libertà, come i precedenti in Afghanistan ed Iraq ci hanno insegnato.

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