È stato alla fine condannato ad una multa l’insegnante russo accusato di aver permesso ai suoi studenti di utilizzare 12 computer con copie pirata di MS Windows e Office. E gli è andata ancora bene, visto che all’inizio sembrava rischiasse addirittura la reclusione.
Tanto che era intervenuto perfino Gorbachev per chiedere a Microsoft di intercedere, cosa che la multinazionale si era ben guardata dal fare dichiarando di confidare nella giustizia russa.
Il reato è stato commesso nella regione di Perm, un luogo dove una condanna per violazione di copyright è equivalente ad una condanna per eccesso di velocità a Baghdad. E la condanna è tanto più assurda in quanto colpisce un insegnante a cui vengono preclusi, per motivi economici, i mezzi per insegnare, ed in ultimo colpisce gli studenti stessi.
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