Una buona notizia per questo inizio 2007: la major EMI Music non userà più tecnologie per la protezione dalla copia, comunemente chiamate DRM, sui CD musicali prodotti.
La notizia, proveniente da una pubblicazione olandese, è sicuramente rivoluzionaria, visto l’entusiasmo con cui fino a poco tempo fa le più grosse case discografiche si affidavano a questo mezzo.
Al contrario molti utilizzatori, e persino qualche musicista, hanno protestato in quanto i DRM, oltre ad impedire il trasferimento su supporti diversi da quello originale e limitare persino l’utilizzo su alcuni riproduttori, come gli impianti stereo delle autovetture, utilizzano tecniche invasive installando sui computer degli utenti software che, come nel recente caso della Sony, possono essere considerati a tutti gli effetti dei virus.
La EMI sembra sia giunta a questa decisione in quanto abbia valutato i costi di queste tecniche troppo alti ripetto ai vantaggi ottenuti. E, aggiungo io, probabilmente anche la sensibilità dimostrata da molti utenti sul tema è servita.
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