Oggi purtroppo una notizia negativa, segnalata da RaiNews24 e ripresa da Stefano: la cassazione, con sentenza del tre Settembre, ha stabilito che vendere modchips è reato. Applicando la norma che punisce "chiunque produce, utilizza, detiene per la vendita, pone in commercio, vende, noleggia o cede a qualsiasi titolo sistemi atti ad eludere, decodificare o rimuovere le misure di protezione del diritto" si rende illegale qualsiasi modifica hardware che, anche incidentalmente, permette di eludere una qualche misura di protezione
Io ad esempio utilizzo a casa una XBox con chip modificato la quale, in teoria, permette l’utilizzo di giochi copiati. In pratica io, che non ho mai giocato una sola volta con la XBox in vita mia, ho installato Xbox Media Center e, collegato in rete al serverino di casa, posso utilizzare i contenuti multimediali lì presenti, oppure collegarmi a radio o televisioni su internet.
Questa sentenza introduce in pratica una presunzione di colpevolezza che si pensava fosse possibile solo negli Stati Uniti, ma che era sconosciuta in Europa dove fino ad ora le modifiche hardware non erano mai state punite. La vendita di materiali per effettuare modifiche hardware, così come l’esecuzione delle modifiche stesse, non possono infatti essere considerate un reato, ma un mezzo per compierlo, e sanzionarle è come punire la detenzione o la vendita di un piede di porco perchè può essere usato per scassinare.
Inoltre, viste le recenti normative in materia di DRM, l’oggetto del contendere potrebbe essere non più i contenuti protetti ma l’hardware stesso, e questa sentenza potrebbe aprire la strada alla vendita di computer o altri congegni non più modificabili dall’utente, blindati per legge.
AGGIORNAMENTO: leggo da Punto Informatico che la cosa non è definitiva, ma comunque ci stiamo avvicinando a grandi passi.
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