Questa notizia non so come prenderla: un ingegnere si mette in piazza ad ascoltare la gente: e la gente arriva, e parla.
Da una lato è un pò triste che uno debba segnalare quello che, come dice il buon Sergio Napolitano nell’intervista, una volta era normale nella piazza del paese. D’altra parte il fatto che ad una persona (un’ingegnere poi!) venga in mente di donare se stesso per restituire a molti l’abitudine a stare insieme mette decisamente allegria.
E non è il solo visto che altre persone, compreso un ragazzo di Bucarest, hanno deciso di seguirlo. Auguri a tutti loro!
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