Ho letto a quanto segue nel blog di un’amica di mia figlia:

Sconcertante scoperta: Bertasa russa e borbotta nel sonno come una motoretta difettosa, Domitizia si lamentava con le industrie dei sacchi a pelo e Patrizia annaspava nell’aria come se stesse baciando un tipo invisibile. Stavamo dormendo in quattro su due materassi ancora impacchettati nel celophan, e io non ce la facevo più, mi dimenavo come un pesce appena pescato e continuavo a imitare la Maddalena quando parla, dicendo che somigliava al verso del tacchino. Nel cuore della notte non ce la facevo più, avevo freddo e la Bertasa aveva sbausciato su tutto il mio cuscino. Così decisi di andare a visitare il magazzino di casa Bertasa, volevo vedere quali segreti si celavano dietro quella porta. Ma una fottuta bottiglia della sprite lasciata senza tappo intralciò i miei piani: qualche demente l’aveva lasciata sul pavimento, e io nel buio completo ci sono andata contro e l’ho rovesciata. Alle 4 del mattino ero lì che pulivo il pavimento, e le tre cocche mi facevano sentire i cori della Cappella Sistina. Ho preso il sacco a pelo e mi sono messa sotto al tavolo a dormire, sul freddo pavimento che puzzava di Mastro Lindo al limone. Mi rotolavo come un lombrico nella terra umida, ed ero talmente imbozzolata nel mio sacco a pelo che non capivo più dò cazzo era il buco per la testa. Fui svegliata il mattino seguente dal cane che mi leccava la mano: appena aperti gli occhi vedo la nonna Bertasa che, armata di martello, attacca al muro il centoduesimo crocifisso, e nel frattempo mangia le smarties raccattate dal tavolo sotto al quale stavo dormendo. Voglio dire, state attenti, perchè gira gente strana

Mi è piaciuto molto. Vorrei avere solo una ticchia del talento che ha questa ragazza.

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