Quando mi trovo in negli aeroporti mi capita spesso di imbattermi in gruppi di donne in viaggio. Dall’aspetto si capisce che non sono viaggi di lavoro, e neanche di turismo ricco. Sandali, vestaglie colorate e zaino sono normalmente la loro divisa, donne di tutte le età, dai venti ai sessant’anni.
La cosa mi stupisce perchè trent’anni fa questi gruppi erano composti prevalentemente da maschi, ma oggi le donne sembrano avere raccolto il testimone di questo turismo che ha come meta la strada. Di maschi ormai ne vedo pochini, quasi sempre da soli o in compagnia di donne.
Il loro aspetto fisico denuncia un poco lo stress del viaggio senza le comodità a cui i turisti “ufficiali” sono abituati, ma il loro sguardo mi affascina, sempre puntato lontano, oltre l’orizzonte. Molte volte mi prende la voglia di unirmi a loro, di riscoprire la “strada” che ebbi la fortuna di conoscere da giovane, e non è detto che un giorno non lo faccia.
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