Blog o non blog

Questo blog è nato come spazio ludico e per me rimane tale, ma vedo intorno a me sempre più gente caricare la blogosfera di valenze, positive o negative, che mi sembrano esagerate. D’altra parte è vero che i blog possono cambiare la vita e io stesso ho più volte ammesso che coi blog si informa, quindi si influenza la nostra percezione della vita. Quindi perchè scrivere questo post?

Principalmente per appuntare qualche considerazione. Dalla mia limitata esperienza di internet in generale, e della blogosfera in particolare ho compreso, cosa forse scontata, che la frequentazione non è molto diversa da quella che incontriamo nella vita reale: la percentuale di saggi o pazzi non si discosta molto da quella che possiamo trovare in un qualsiasi bar del nostro paese. E sono daccordo con quanti fanno notare che i blog veicolano una chiacchiera da bar.

Io al bar ho vissuto molte esperienze fondamentali e compreso cose che difficilmente alcuna enciclopedia potrebbe spiegarmi. Il bar come luogo di condivisione sociale oggi si è molte volte perso, allontanato da derive commerciali o urgenze temporali, ed io sarei felice di ritrovarlo sul web. Purtroppo il fattore geografico impedisce spesso l’empatia, ma ne guadagna l’ampiezza della visione.

Quello che prima potevi ascoltare solamente mediato dai professionisti dell’informazione, oggi lo puoi ricevere direttamente dal monaco tibetano o dal professore di Harvard. Così è l’informazione che cambia genere, da singolare diventa plurale, e l’utente viene costretto a scendere dal comodo paradiso del “l’ho letto sul giornale“, deve comprendere non solo il messaggio ma anche il messaggero, proprio come al bar si imparava a distinguere il maestro dal ciula.

E questo discorso vale anche in direzione opposta, nel senso che ognuno di noi quando espone la sua chiacchiera viene esposto a giudizio e critica che possono andare dall’idolatria fino a minacce alla incolumità personale.

Molte persone, a torto o a ragione, questo non riescono ad accettarlo. Non accettano il fatto che possa esistere informazione senza il marchio di garanzia garantito da un’autorità (marchio a cui personalmente non dò alcun valore), così come non accettano di essere attaccati anche violentemente da chi li ritiene nemici.

Esistevano anche al bar queste persone, e solitamente la migliore soluzione per loro era cambiare bar, cosa che consiglierei anche ai molti disadattati del web. Purtroppo però esistono due tipi di persone per le quali non esistono soluzioni semplici: quelli che non possono reagire e quelli che possono imporre la loro decisione agli altri.

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