Torno sulla notizia della multa ad un sito didattico elevata dalla SIAE per danni morali e patrimoniali, per segnalare, come già fatto da altri siti, un’interessante intervento della SIAE, che denuncia "una campagna di disinformazione, priva di fondamento, relativa al diritto d’autore all’interno della quale la Siae assumerebbe un ruolo punitivo nei confronti della didattica".
Numerose sono le perle del SIAE-pensiero che vi possiamo trovare:
"Perché la rete non dovrebbe rispettare i diritti d’autore, mentre gli editori, anche quelli scolastici, che pubblicano libri con immagini tutelate, corrispondono regolarmente questi stessi diritti?"
"Didattico è un servizio limitato alla cerchia degli studenti, delle famiglie e dei professori con un’attività ben precisa e scandita."
"Diverso il caso del servizio culturale invece aperto a tutti che offre riviste, libri, pubblicazioni e siti. E’ chiaro che in questo caso venga corrisposto, sia pure in forma minima, il diritto d’autore."
"[…] si tratta di pubblicità che è presumibilmente fonte di guadagno e che ha un valore economico."
"[…]la legge italiana sul diritto d’autore, […] prevede eccezioni al pagamento del diritto d’autore, giustamente delimitate con pagamenti ridotti […] e, infine, l’utilizzo di parti un’opera; non, logicamente, la sua riproduzione integrale."
"Altrimenti, per es. da un sito web "didattico" dedicato alla storia della musica, aperto all’intero mondo, si potrebbe scaricare l’ intera discografia mondiale e da quello dedicato alla storia del cinema, tutti i film in circolazione."
Da cui si può dedurre che chiunque pubblichi in rete (anche io!) viene paragonato ad un’editore, che i servizi per essere didattici devono essere chiusi (!!!?) mentre invece i servizi aperti a tutti devono sicuramente pagare, in quanto sono presumibile (sic!) fonte di guadagno, ed inoltre espongono una riproduzione integrale anche se, aggiungo io, con una risoluzione che non verrebbe usata nemmeno per farne francobolli. Altrimenti rischiereste di trovarvi in un mondo da incubo in cui sarebbe possibile scaricare l’intera discografia mondiale! Solo il pensiero deve aver causato notti insonni a molti dirigenti SIAE.
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