Dopo circa 24 ore di viaggio con tre ore di sonno sono arrivato in questa fabbrica-città su un altipiano a duemilaquattrocento metri di altezza tra i monti dell’Iran meridionale. Nel mezzo di un paesaggio naturale grandioso uno scatolone puzzolente sparge in terra e cielo i suoi escrementi; a detta di chi è costretto a viverci accanto il maggior problema è proprio l’inquinamento.
Tutto attorno alla fabbrica sono stati costruiti centinaia di appartamenti tipo bungalow e sono presenti anche negozi e scuole, ovviamente organizzati dalla fabbrica, ma sembra che la maggior parte dei lavoratori preferisca venire dalle città limitrofe, facendosi da cento a duecento chilometri al giorno in mezzo alle montagne, piuttosto che costringere i familiari a vivere in questo eremo inquinato.
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