Per chi non se ne fosse accorto il sequestro giudiziario della baia è stato revocato in quanto rappresenta una “inibitoria atipica” secondo il tribunale di Bergamo. In pratica pur considerando le pratiche dei pirati una violazione delle norme sul diritto di copia, i magistrati non ritengono che l’obbligo di oscuramento imposto ai provider possa essere considerato un provvedimento di sequestro. Una parziale sconfitta dell’industria musicale che se da un lato solleva i provider dall’obbligo di farsi poliziotti del web, dall’altro lascia comunque la strada aperta per ulteriori azioni repressive.
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