Arrivano con sempre crescente frequenza le notizie della chiusura di siti e del ritiro di programmi P2P, causati da sbarramenti legali sempre più restrittivi allo scambio di informazioni, che vengono giustificati con i motivi più vari, dalla protezione del copyright al pedoporno, al terrorismo fino al solito "danno all’occupazione".
Allo stesso tempo scopriamo che le aziende promotrici di queste campagne si fanno beffe della sicurezza dei loro clienti e perfino dei diritti di copia di cui si fanno paladine, e gli enti che si fanno braccio armato per queste azioni fanno commercio di informazioni che dovrebbero essere protette più di ogni segreto industriale. E tutto ciò è reso semplice da leggi che lasciano sempre più spazi di libertà a organizzazioni dal comportamento paranoico.
Il 28 Ottobre di quest’anno nell’ambito del Linux Day , che a Bergamo si svolgerà presso la Facoltà di Ingegneria di Dalmine, terrò un intervento in cui cercherò di approfondire queste tematiche.
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