Le poste si vendono i CAP

Dalle care e vecchie Poste arriva un brutto esempio di come possa essere intesa la modernizzazione.

Come spiegato sul sito della FSF e ripreso da un’articolo dell’Unità, dal 20 Settembre 2006, in occasione dell’entrata in vigore dei nuovi codici di avviamento postale (CAP), è possibile ottenere i singoli codici ma non è più accessibile l’archivio completo, scomparso sia dal sito delle Poste Italiane che da quello del Ministero delle Comunicazioni. Per avere l’elenco completo è necessario acquistare un programma apposito su CD, che oltretutto funziona solo con sistemi operativi Microsoft e, come spiega il citato articolo dell’Unità, probabilmente tra qualche mese sarà pure obsoleto.

Fortunatamente possiamo dare un lieto fine a questa storia: per merito della FSF, di Danilo Cicerone e molti altri volontari l’archivio è ora nuovamente accessibile tramite un programma gratuito. Come spiegato dal buon Carlo Piana, questo programma non infrange alcuna legge anzi, ripristina una situazione di illecito monopolio creata da Poste Italiane.

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