Torno in Iran dopo diversi anni di assenza. Sono atterrato per la prima volta al nuovo aeroporto internazionale di Tehran. Molto bello, anche se l’organizzazione è sempre “persiana”.
Al controllo passaporti un giannizzero che dirige il traffico mi assicura che ogni fila è buona, mentre arrivato allo sportello il poliziotto mi informa che quella fila è solo per gli iraniani e mi chiede di ricominciare dall’altra parte. Quando dò in escandescenze accetta di farmi passare.
All’aeroporto dei voli interni ho scoperto di essere un CIP (Commercially Important Person). Per aspettare il volo mi hanno accompagnato in una saletta riservata con tutte le comodità, la guardia ha fatto il check-in per me e un pulmino speciale mi ha accompagnato all’aereo in assieme ad altri CIP, wow!
Ad Assaluyeh l’ambiente sembra molto più triste di 5 anni fa. Posso essere influenzato dal fatto che al posto di quelli dell’ENI questa volta abbiamo a che fare con i coreani della GS, ma l’impressione è di un generale scadimento. Parlando con i locali molti incolpano Ahmadinejad di aver provocato le sanzioni che causano l’attuale recessione e rendono tutto molto più difficile.
Lascia un commento