Segnalato da Quintarelli trovo un interessante articolo intitolato "Analisi dei costi della protezione dei contenuti di Windows Vista" scritto da Peter Gutmann nel duemilasei.
Purtroppo non ho ancora trovato il tempo di leggerlo tutto, ma l’approccio sembra estremamente originale. Come scrive l’autore:
Questo documento analizza i costi indotti dalla protezione dei contenuti di Vista, e i danni collaterali che questa provoca a tutta l’industria informatica.
Danni provocati dall’utilizzo. più o meno obbligato, delle specifiche di gestione dei diritti digitali (DRM) nella progettazione dei calcolatori e, in cascata, di molte periferiche.
Gautmann arriva fino a scrivere che:
Le specifiche di protezione dei contenuti di Vista sono la più lunga lettera di suicidio della storia.
Difatti le recenti vicende sull’uso delle tecniche di DRM in campo musicale hanno dimostrato che queste tecniche sono quantomeno obsolete per l’ottenimento del regime di monopolio, che Microsoft si ostina a voler mantenere, e alla lunga danneggiano chi le adotta.
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