Scomettitori, ubriaconi, ladri, falliti, prostitute: è un universo di balordi quello che si muove nei racconti di Bukowski raccolti in questo libro. È un’umanità diseredata, che si è arresa di fronte ad un mondo che non li vuole, raccontata non con un romanzo, perchè storie così non durano mai a lungo, ma con racconti brevi che ti fulminano con la loro immediatezza, disordinati e brutali.
Hank questi personaggi li conosce bene perchè è uno di loro e ama il loro mondo:
Mi piacciono gli uomini disperati, con i denti rotti, il cervello a pezzi e una vita da schifo. Sono loro che mi interessano. Sono pieni di sorprese. […] Mi interessano più i pervertiti che i santi. […] Non mi vanno le leggi, la morale, la religione, le regole. Non mi va di essere plasmato dalla società.
Non fate però lo sbaglio di pensare a lui come ad un rivoluzionario. Egli non oppone resistenza alle offese della vita, è solo un pigro ubriacone che vuole essere lasciato in pace a godersi un suo paradiso fatto di uomini, con i loro difetti e la loro puzza di realtà.
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