Ho già avuto modo di dire che la recente deriva di Grillo non mi piace, ma non ho mai analizzato i motivi di questa avversione. Dopotutto le cause sono condivisibili (a parte qualche sparata forcaiola), ed i metodi pure. I commenti a questo articolo su La Stampa mi hanno aiutato a capire le ragioni delle mie perplessità: Grillo fa leva sulla parte peggiore di noi, tenta di risvegliare la bestia che ognuno di noi si porta dentro.
Non sopporto la politica di stomaco che ci viene proposta sia dalla destra che della sinistra; una politica che si appoggia alle nostre paure ed ai nostri meschini egoismi. A maggior ragione non sopporto che lo stesso ragionamento mi venga porto come nuovo dal santone di turno. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno adesso è qualcuno che scaldi ulteriormente gli animi, che favorisca l’odio e la guerra di tutti contro tutti, e la mia impressione è che Beppe, nonostante i suoi notevoli trascorsi, si sia trasformato in una zitella acida, pronta a disprezzare tutto quello che non comprende o che in qualche modo altera il suo piccolo mondo.
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