Romania

Settimana piena questa, passata in parte in Romania e preparando l’esame di Gestione della Qualità di settimana prossima. Memorabile quello che ci è successo al ristorante quando il mio collega voleva avere un peperone insalata. Prima abbiamo passato dieci minuti buoni per far capire al cameriere, che parlava italiano, cosa volevamo, dopodichè questo sparisce per altri dieci minuti e ritorna a mani vuote dicendo che in cucina NON GLI CREDONO!!

L’aneddoto è divertente e dà l’idea del problema principale che ho trovato in Romania: l’improvvisazione. Anche per il nostro progetto è molto difficile trovare personale con esperienza; molti mi hanno detto che negli ultimi anni, suppongo dalla caduta di Ceausescu, circa due milioni di persone, su un totale di ventidue, sono emigrate all’estero, ed in patria non è rimasto più personale esperto in grado di costruire la rinascente industria.

La riprova è che qui da noi, invece, il personale rumeno nel campo dell’industria è uno dei più ricercati in quanto solitamente capace ed esperto. L’attuale governo sta pensando a riforme per fare in modo che questa gente torni a casa, ma non sarà certo una cosa semplice.

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