Acer MBR Howto

Questo Howto è basato sulla mia esperienza su un Acer Aspire 3633WLMI con Windows XP e software Acer eRecovery del 2006.

Scenario: avete installato un boot loader sul vostro portatile Acer per eseguire un dual-boot, e vi accorgete che, avviando il computer, la combinazione di tasti Alt-F10 non vi permette più di avviare il sistema di recovery. Inoltre una volta avviato Windows XP l’utility eRecovery non funziona più a dovere e vi “ciuccia” il 100% della CPU.

Se volete riportare il sistema alle condizioni iniziali vi potrebbe succedere, come è successo a me, che l’assistenza Acer cerchi di spillarvi soldi vendendovi un CD di recupero o offrendosi di effettuare loro il ripristino. Se avete dimestichezza con sistemi operativi, partizionamento di dischi e sistemi di boot potete risparmiare soldi e tempo.

Il MBR dei sistemi Acer attuali non è quello standard di Windows XP ma è stato modificato per permettervi di accedere al sistema di recovery nella partizione nascosta da 4GB presente all’inizio del disco fisso. Installando un’altro boot-loeader nel MBR avete cancellato quello originale; fortunatamente una immagine di esso è conservata nella partizione nascosta assieme ad una utility per installarlo. I passi da me seguiti sono:

  • Rendere visibile la partizione nascosta. Non so se esistano utility per windows [1]; io ho avviato un disco di installazione di ArchLinux (ma qualsiasi altra installazione Linux dovrebbe essere utile) e con fdisk ho cambiato il tipo di partizione da “12” (Diagnostica Compaq) a “b” (W95 FAT32).
  • Avviando Windows ho trovato una partizione chiamata “PQSERVICE” in cui è presente il sistema originale. Le istruzioni che ho letto in rete dicevano di cercare un’utility chiamata mbrwrdos.exe presente nella cartella /Acer/tools; sul mio computer ho trovato nella directory radice sia l’utility “mbrwrwin.exe” che l’immagine del MBR “rtmbr.bin”.
  • È bastato a questo punto aprire una console DOS, andare nella partizione nascosta ed eseguire “mbrwrwin.exe install rtmbr.bin”
  • Al riavvio del computer, dopo aver nuovamente cambiato il tipo di partizione per renderla nascosta, ho potuto utilizzare “Alt-F10” per avviare il recovery e una volta avviato Windows ho trovato l’utility eRecovery nuovamente funzionante e la CPU tranquilla.

Esistono due possibili alternative per semplificare tutto il processo: utilizzare il disco di ripristino (se lo avete fatto), oppure con una normale memoria flash USB. Nel primo caso dovrete aver preventivamente eseguito il back-up del sistema con eRecovery: a quanto ho letto, da qualche parte in questo disco dovrebbe trovarsi mbrwrdos.exe oppure mbrwrwin.exe assieme all’immagine del MBR, che potrete utilizzare sotto Windows. Un’altro sistema, a cui ho pensato troppo tardi, è quello di lanciare un disco di installazione di Linux, copiare i file suddetti dalla directory nascosta a quella visibile o su una qualunque memoria flash USB e utilizzarli dopo aver riavviato Windows. In entrambi i casi vi eviterete il fastidio di modificare la tabella delle partizioni.

Note:

[1] Traz mi segnala che con Partition Magic è possibile vedere le partizioni nascoste, e quindi recuperare i due file necessari senza bisogno di riavviare.