ArchLinux su HP DV2172

Indice

Presentazione
CPU e Powersave
Hard Disk
CD/DVD
Digital Media Reader
Modem
Ethernet 10/100
Wireless 3945 (802.11a/b/g)
Bluetooth
USB
Porta a infrarossi
ExpressCard 54/34
Video
Audio
Webcam
Touchpad
Tasti dedicati e telecomando

Presentazione

La prima impressione di questo laptop è positiva: prezzo accessibile per un core 2 duo, buoni la dotazione di hardware, la grafica e l’impianto
audio.

Le cose che invece mi hanno deluso sono state principalmente due: l’autonomia senza alimentazione, che supera di poco le due ore, e la rumorosità che, con la ventola al massimo, è davvero notevole anche se, a onor del vero, l’evenienza capita piuttosto di rado.

Cominciamo subito con le presentazioni:

processoreintel core 2 duo t5500 1, 66 ghz, 2 mb di cache livello 2, velocità bus 667 mhz
ram1024 mb ddr2 a 667 mhz (2 x 512 mb), (2 slot occupati dalla memoria in essere)
supporta fino a 2 gb di memoria ddr2 (non esistono ram originali)
hard disk120 gb disco rigido sata 5400 rpm
cd/dvdmasterizzatore dvd lightscribe super multi (+/- r +/-rw) con supporto double layer
digital media readerintegrato 5-in-1 per schede secure digital, multimedia, memory stick, memory stick pro o xd picture
schermo (pollici)schermo wxga da 14, 1” high definition brightview widescreen risoluzione: 1280 x 800
connettivitàmodem ad alta velocità a 56k
interfaccia di rete integrata ethernet 10/100bt
lan wireless integrata intel pro/wireless 3945 802.11 a/b/g
connessione di rete wireless bluetooth
uno slot expresscard/54 (supporta anche expresscard/34)
videonvidia geforce go 7200 con 128 mb di memoria video turbocache pci express
audioscheda audio integrata compatibile 3d sound blaster pro a 16 bit
altoparlanti altec-lansing
tastieratastiera compatibile a 101 tasti
touch pad con pulsante on/off e scroll pad con scorrimento verticale dedicato, pulsanti controllo volume e muto, 2 pulsanti di avvio rapido
porte1 porta vga
3 porte usb 2.0
1 ieee-1394
1 connettore modem rj 11
1 connettore ethernet rj 45
uscita tv s-video
porta a infrarossi per telecomando
2 uscite cuffia, una con spdif digital audio, 1 ingresso microfono
connettore docking per il cavo
alimentazioneadattatore di alimentazione ca 90 w
batteria a 6 celle agli ioni di litio (li-ion)
pesosenza imballaggio: 2, 43 kg (5, 33 libbre)
imballato: 4, 40 kg
dimensioni
(l x a x p)
senza imballaggio: 23,70 cm (p) x 33,40 cm (l) x 2,60 cm (min) / 3,90 cm (max) (a)

E passiamo quindi ad esaminare come questa discreta macchina si sposa con Linux. Attualmente ho installato ArchLinux 8.0 con kernel 2.6.21.

CPU e Powersave

Le due CPU sono subito riconosciute dal kernel. I sensori sono funzionanti al caricamento del modulo coretemp. Seguendo la pagina di ArchWiki ho abilitato il controllo della frequenza della CPU con cpufrequtils. È bastato caricare i moduli acpi_cpufreq, cpufreq_conservative, cpufreq_ondemand, cpufreq_powersave e cpufreq_userspace, ed editare il file /etc/conf.d/cpufreq in modo opportuno. Il mio è il seguente:

#configuration for cpufreq control
# valid governors:
# ondemand, performance, powersave,
# conservative, userspace
governor="conservative"
# valid suffixes: Hz, kHz (default), MHz, GHz, THz
min_freq="1.00GHz"
max_freq="1.67GHz"

All’avvio del demone cpufreq la frequenza dei processori comincerà a modulare secondo la richiesta. Senza alcuna aggiunta ho abilitato il Suspend to RAM in nel centro di controllo di KDE (KLaptop) e funziona alla perfezione. Due soli problemi: al rientro mi ritrovo la seconda CPU in modalità performance, e per farla ritornare conservative devo riavviare il demone, così come devo spesso riavviare il demone bluetooth per ricollegare il modem. Per attivare il Suspend to Disk posso agire in due modi.

  • Includere nel kernel il modulo suspend2. Nel repository extra ArchLinux trovate il kernel26suspend con il modulo già compilato. Unica accortezza: ricordatevi di installare i pacchetti ipw3945-suspend2 e nvidia-suspend2 per avere i moduli giusti per wireless e grafica.
  • Installare il pacchetto powersave, che però non viene più aggiornato. Inoltre il controllo non avverrà più tramite KLaptop ma per mezzo di KPowersave, che vi potrete compilare tramite gli archivi di AUR.

In entrambi i casi, come spiegato in ArchWiki, dovrete aggiungere alla riga del kernel di /boot/grub/menu.lst l’opzione:

resume2=swap:/dev/[vostrapartizionediswap]

I due metodi funzionano altrettanto bene. Dato che, comunque, l’avvio e la fermata di questa macchina, specialmente con ArchLinux, richiedono davvero poco tempo io ho preferito alla fine non usare nessuno dei due, ed utilizzare solo il Suspend to RAM quando sono a casa.

Hard Disk

Il disco fisso viene immediatamente riconosciuto come SATA, e quindi le partizioni saranno visualizzate come /dev/sdaX. Nella configurazione di default io ho trovato le seguenti partizioni:

PartizioneFile SystemCapacitàDescrizione
/dev/sda1HPFS/NTFS∼100GBPartizione Windows
/dev/sda2HPFS/NTFS∼7GB???
/dev/sda3W95 FAT32 (LBA)∼10GBPartizione di rispristino
/dev/sda4Sconosciuto∼1GBPartizione di “undo”

Ho cancellato la seconda partizione (di cui ignoro il significato) e ridimensonato la prima con gparted, in modo da avere a disposizione circa 90GB da suddividere a piacere per installare Linux. Ho scelto di dividere lo spazio in tre partizioni più quella di swap da 1GB, ma questa suddivisione è del tutto soggettiva. Sappiate che dopo aver modificato lo schema di partizioni di default, il l’utility di recovery di HP non funzionerà più. Io ho effettuato un backup della partizione con rsync, ed il recovery è risultato anche più veloce! A questo punto potrete anche cancellare la terza partizione ed utilizzare lo spazio come meglio credete; l’ultima partizione a quanto ho capito serve a Windows per gestire l’undo degli aggiornamenti, e l’ho lasciata come stava. Infine, installando il pacchetto ntfs-3g avrete accesso alla partizione NTFS in lettura e scrittura, dopo che l’avrete identificata correttamente in /etc/fstab. Il mio contiene le seguenti righe:

# /etc/fstab: static file system information

#

# file system dir type options dump pass

none /dev/pts devpts defaults 0 0

none /dev/shm tmpfs defaults 0 0

/dev/cdrom /mnt/cd iso9660 ro,user,noauto,unhide 0 0

/dev/dvd /mnt/dvd udf ro,user,noauto,unhide 0 0

/dev/sda5 swap swap defaults 0 0

/dev/sda6 / xfs defaults 0 1

/dev/sda1 /media/win ntfs-3g defaults 0 0

CD/DVD

Rilevato in automatico dal kernel e perfettamente gestito dal driver scsi3-mmc come /dev/sr0. Lanciando i demoni di hal e dbus i dischi vengono montati e smontati in automatico.

Digital Media Reader

Caricando il modulo tifm_sd all’avvio il lettore di smartcards viene perfettamente riconosciuto. Il modulo riconosce le memorie SecureDigital, ma sfortunatamente non ancora le MemorySticks e le SmartMedia. Speriamo in futuri sviluppi.

Modem

L’utility Scanmodem mi consiglia di caricare il modulo snd-intel8x0m, che non sembra sortire effetti, mentre da altre parti leggo che il modem potrebbe funzionare con slmodemd. Dato che non ho alcun bisogno del modem non ho proseguito i test: ci riproverò in futuro.

Ethernet 10/100

Perfettamente riconosciuta all’avvio dal modulo e100 e configurata senza problemi.

Wireless 3945 (802.11a/b/g)

Sono necessari i pacchetti ipw3945 e ipw3945d. Caricando il modulo ipw3945 all’avvio e lanciando il demone ipw3945d la scheda viene immediatamente riconosciuta come eth2, e seguendo ArchWiki la configurazione dell’interfaccia, ed eventualmente di wpa_supplicant, è semplice. Usando i Network Profiles è molto facile crearsi diverse configurazioni per luoghi diversi, scambiandoli semplicemente togliendo o aggiungendo il punto esclamativo davanti al nome del profilo o addirittura scegliendole da un menu all’avvio con l’opzione NET_PROFILES=(menu). Ad esempio il profilo per la mia connessione di casa è:

#
# Network Profile
#
DESCRIPTION="Profilo di casa"
# Network Settings
INTERFACE=eth2
HOSTNAME=namehost
DOMAINNAME=namedomain
# Interface Settings (use IFOPTS="dhcp" for DHCP)
IFOPTS="dhcp"
#GATEWAY=192.168.0.1
# DNS Settings (optional)
DOMAIN=

DNS1=
DNS2=
# Wireless Settings (optional)
ESSID=myessid
#KEY=
IWOPTS=”mode managed essid $ESSID”
WIFI_INTERFACE=eth2 # use this if you have a special wireless interface
# that is linked to the real $INTERFACE
WIFI_WAIT=5 # seconds to wait for the wireless card to
# associate before bringing the interface up
USEWPA=”yes” # start wpa_supplicant with the profile
WPAOPTS=”-D wext” # use “” for normal operation or specify additional
# options (eg, “-D ipw”)
# see /etc/wpa_supplicant.conf for configuration
#AUTOWPA=”yes” # automatically configure WPA
#PASSKEY=”” # wpa passkey/phrase. for use with AUTOWPA

Purtroppo, forse a causa di un baco nel modulo, è possibile incorrere in un fastidioso problema: se all’accensione l’interfaccia è spenta con il tasto frontale, all’avvio del demone il carico di una delle CPU rimane fisso al 100%, e l’unica possibilità di fermarla è riavviare il computer. Ergo, all’accensione bisogna assicurarsi che l’interfaccia sia attivata; dopo la si può spegnere senza problemi.

Bluetooth

I moduli hci_usb, bluetooth, hidp e l2cap vengono automaticamente caricati all’avvio. Una volta installati i pacchetti bluez-utils e bluez-libs, ed avviato il demone siete pronti ad effettuare il collegamento con il vostro dispositivo. Io uso per ora solo un mouse bluetooth Logitech V250; purtroppo in ArchLinux il necessario supporto hidd non viene avviato dal demone, quindi devo avviarlo aggiungendo a /etc/rc.local:

hidd --connect [indirizzodelmouse] --server &

Come avevo detto sopra, al rientro dal suspend spesso devo riavviare il demone per ricollegare il mouse. Esiste un utilissimo modulo bluetooth-alsa, aka btsco, per collegare il mio auricolare bluetooth, che purtroppo non è compatibile con le ultime versioni del kernel. Non ho ancora provato il nuovo demone plugz

USB

Le porte USB2.0 vengono riconosciute, e i moduli uhci_hcd e ehci_hcd caricati automaticamente. I demoni hal e dbus fanno in modo che le periferiche vengano subito riconosciute e montate senza problemi.

Porta a infrarossi

Installando il pacchetto lirc e caricando i moduli lirc_dev e lirc_sir l’interfaccia viene correttemente riconosciuta. Il pacchetto lirc-utils fornisce il demone per attivare un collegamento. Fin’ora non ho mai avuto bisogno di utilizzare la porta, quindi non ho effettuato alcuna prova. Il telecomando funziona senza bisogno di fare nulla di tutto questo.

ExpressCard 54/34

A quanto ho trovato in rete questa interfaccia rimpiazza lo slot PCMCIA, quindi chi avesse necessità di utilizzare qualche scheda particolare deve fare attenzione all’esistenza di eventuali adattatori. Se tento di caricare il modulo pciehp ottengo il seguente errore:

pciehp: HPC vendor_id 8086 device_id 27d0 ss_vid 0 ss_did 0
Evaluate _OSC Set fails. Status = 0x0005
Evaluate _OSC Set fails. Status = 0x0005
pciehp: Cannot get control of hotplug hardware for pci 0000:00:1c.0

Fortunatamente la dotazione di interfacce è già abbastanza nutrita e rende per me del tutto superfluo questo slot, che uso infatti come custodia per il telecomando.

Video

La scheda video Nvidia Geforce Go7200 uno dei pezzi forti di questa macchina, che assieme al monitor 14,1′ widescreen con risoluzione massima 1280×800, permette di unire una buona compattezza ad una ottima visibilità: Sauerbraten e Nexuiz girano una meraviglia! Una volta installati i pacchetti nvidia e nvidia-utils, e caricato il modulo la scheda viene riconosciuta. Per configurare xorg, se non avete esigenze particolari, potete semplicemente lasciar fare tutto all’utility nvidia-config, eventualmente aggiungendo le opzioni per avviare compiz:

nvidia-xconfig --composite --add-argb-glx-visuals

come spiegato in ArchWiki. Come desktop environment ho scelto KDE perchè mi sembra più completo, anche se uso Gnome su un’altro portatile e noto che l’integrazione dei componenti è senz’altro migliore. L’utility nvidia-settings permetterà ai più esigenti una regolazione accurata e il controllo dell’uscita VGA. Purtroppo non sono ancora riuscito a capire come si può mostrare la stessa immagine sui monitor interno ed esterno.

Audio

Anche l’audio è una parte notevole di questo portatile. Le casse Altec-Lansing, nonostante le dimensioni, sono molto performanti. L’audio è ottimamente supportato dai driver alsa 1.0.14, tramite il modulo snd_hda_intel. Agli inizi ho avuto qualche problema con il kernel 2.6.20 che portava la versione 1.0.13, in cui il supporto a questo hardware non era ancora ben sviluppato. Ho risolto il problema scaricando i driver dal sito di Alsa e compilandoli. Nelle ultime versioni è stato anche risolto il problema dei microfoni interni, che ora funzionano alla perfezione.

Webcam

Perfettamente supportata dal modulo uvcvideo, ottenibile compilando il pacchetto linux-uvc-svn, dalla community di AUR. Ekiga la riconosce; non ho ancora trovato alcun applicativo che permetta di sfruttarla per registrare.

Touchpad

Gestito dal modulo synaptics, disponibile tramite il pacchetto omonimo. Inserendo le seguenti righe in xorg.conf:

Section "InputDevice"
Identifier "Mouse1"
Driver "synaptics"
Option "SendCoreEvents" "true"
Option "Device" "/dev/psaux"
Option "Protocol" "auto-dev"
Option "HorizScrollDelta" "0"
EndSection
...
Section "ServerLayout"
...
InputDevice "Mouse1"
EndSection

funzionerà perfettamente in xorg, incluso lo scrolling. È molto comodo il tasto di spegnimento, che evita di “cliccare” per sbaglio mentre si usa la tastiera.

Tasti dedicati e telecomando

Apprezzabile la comodità dei tasti dedicati e del telecomando, con cui potrete vendicarvi facendo invidia al vostro amico geek con la ragazza carina. Senza configurare nulla ho trovato funzionanti i tasti di regolazione del volume, del muto, nonchè molti tasti del telecomando come Return, PgUp, PgDn, Home, End e le quattro frecce. Il telecomando per funzionare non ha bisogno di alcuna configurazione, nè bisogna attivare l’interfaccia IRDA. Purtroppo i tasti di volume e muto agiscono sul primo controller dell’audio che, negli ultimi driver, corrisponde all’audio delle cuffie. Ho risolto la cosa molto semplicemente configurando i tasti tramite le scorciatoie globali di KMixer. Sempre utilizzando le scorciatoie globali di KDE ho configurato i tasti Start/Pause, Stop, Rwd, FRwd, Fwd e FFwd per comandare Amarok. È possibile utilizzare i tasti che non sono ancora associati ad alcun codice aggiungendo il comando setkeycodes appropriato in /etc/rc.local, ed eventualmente associando le azioni opportune con xbindkeys come spiegato in ArchWiki. Ad esempio se aggiungo a /etc/rc.local la riga:

setkeycodes e00e 71 &

e creo nella mia directory home un file .xbindkeysrc che contenga:

# avvia DVD
"xine -p=f dvd://"
m:0x0 + c:79

mi è sufficiente, dopo aver inserito il disco nel lettore, toccare il tasto dedicato DVD per avviare il film a tutto schermo.